Ad amici, colleghi, persone interessate o interessabili

 

La invito lunedì 14 novembre p.v. alle ore 20,00 al Cinema Anteo (via Milazzo 9, Milano) alla proiezione del film

 

SELMA – LA STRADA PER LA LIBERTÀ

regia di Ava DuVernay, con David Oyelowo, Tom Wilkinson, Tim Roth,

Carmen Ejogo, Oprah Winfery, Stephan James; USA-GB, 2016, col.,128’

 

http://www.mymovies.it/film/2014/selma/trailer/

 selma

 

Sobrio e allo stesso tempo avvincente, il film «combina resoconto documentario (con commoventi spezzoni finali, anche della storica marcia su Washington del ’63) e racconto intimo dei travagli personali dei personaggi, facendoci sentire fisicamente la loro paura nel farsi parte della storia e rendendo contemporanea una vicenda a noi cronologicamente lontana». (Paola Casella)

«Quando domenica 7 marzo 1965 i manifestanti arrivarono alla fine dell’Edmund Pettus Bridge, la polizia, schierata in assetto da battaglia, senza alcuna provocazione caricò violentemente uomini, donne, vecchi e bambini, lasciando al suolo un morto e oltre 50 feriti. La “Bloody Sunday” di Selma fu portata dalla tv in tutte le case americane e l’indignazione che salì nel paese fece sì che alla marcia successiva ci fossero persone di ogni religione e colore.» (Daniela Catelli)

Un efficace ritratto di Martin Luther King Jr., in uno dei momenti salienti del suo impegno civile e politico: le marce organizzate in Alabama per rivendicare il diritto al voto dei cittadini afroamericani.

«Barack Obama aveva tre anni all’epoca dei fatti di Selma, che sono ancora oggi ricordati come il “Bloody Sunday” (la domenica di sangue) degli USA. Obama ha conosciuto questa storia dai racconti di sua madre, quando aveva sei o sette anni: “Mi dava da leggere dei libri per bambini sulla lotta per i diritti civili – ha raccontato il presidente Usa – mi metteva delle canzoni di Mahalia Jackson”.» (Repubblica.it, 7 marzo 2015).

«La forza di Selma sta nella capacità di Ava DuVernay di essere andata oltre al mito King, di aver voluto raccontare cosa c’era dietro lo slogan “I have a dream”. (….) Voleva trasformare il personaggio in persona. E ci è riuscita. (Stefania Ulivi, 27esimaora.corriere.it.)

Vederlo – o rivederlo – sarà l’occasione per ripensare al rapporto tra individuo e società nel suo insieme. Ecco le parole con cui Freud si definisce pacifista nella lettera ad Einstein del 1932 (Perché la guerra?):

«Orbene, poiché la guerra contraddice nel modo più stridente a tutto l’atteggiamento psichico che ci è imposto dal processo di incivilimento, dobbiamo necessariamente ribellarci contro di essa: semplicemente non la sopportiamo più; non si tratta soltanto di un rifiuto intellettuale e affettivo, per noi pacifisti si tratta di un’intolleranza costituzionale, di una idiosincrasia portata, per così dire, al massimo livello. (…) Quanto dovremo aspettare perché anche gli altri diventino pacifisti?»

Per chi volesse approfondire l’argomento, segnalo il mio articolo

IL DISCORSO ‘I HAVE A DREAM’ DI MARTIN LUTHER KING: UN ESEMPIO DI APPUNTAMENTO

e l’ottima RECENSIONE DI PAOLA CASELLA, giornalista e critico cinematografico (Mymovies.it).

 

INFO

La proiezione avrà inizio alle ore 20 ed è riservata. Se è interessata/o, La prego di inviare al più presto un’email all’indirizzo: gmg-cinema@glaucomariagenga.it.

Potrà ritirare il suo biglietto dalle 19.30 presso la biglietteria (7 euro). Raccomando la puntualità. Dopo il film, potremo fermarci per conversare con Paola Casella e gustare un aperitivo presso l’Osteria del Cinema.